Territorio, agricoltura, ambiente

Centinaia di persone a L'Avamposto di Coltibuono

Grande successo per Horta, festival della biodiversità agricola

Buona la prima!

Horta, festa della biodiversità agricola è stata accolta con entusiasmo da centinaia di persone accorse nel grande prato de L’Avamposto di Badia a Coltibuono, dove erano stati allestiti stand di produttori locali, giochi per bambini e punti ristoro. Non sono mancati momenti di riflessione e di confronto sul tema della salvaguardia della biodiversità, alternati ad escursioni ed attività di svago.
Horta, nella Roma antica ed ancor prima dagli etruschi, era considerata una divinità protettrice dei campi coltivati. Magari si trattava di una divinità venerata anche nel villaggio etrusco-romano di Cetamura, situato nei boschi di Badia a Coltibuono.
Una festa per ritrovare la radici profonde del rapporto tra l’uomo e la natura.
Il successo dell’iniziativa ripaga gli sforzi dell’associazione Radici del Chianti che, in collaborazione con il circolo della Società Filarmonica di Gaiole e l’associazione La Racchetta, ha organizzato Horta per sensibilizzare il pubblico su un tema di grande attualità: la salvaguardia del patrimonio animale e vegetale attraverso comportamenti sostenibili che non compromettano l’equilibrio ambientale. Temi che fanno parte del bagaglio storico di Badia a Coltibuono.
Il festival è stato patrocinato dai comuni di Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti e Cavriglia.
Da Badia a Coltibuono un grazie agli organizzatori ed ai partecipanti a questa prima edizione di Horta.

Aspettando la vendemmia

Ottima qualità delle uve

Segnali positivi per l'annata 2025

Dopo alcune stagioni impegnative per la vendemmia 2025 arrivano segnali positivi: ottima la qualità delle uve ed incremento delle quantità rispetto all’annata precedente.
L’inverno con temperature basse ma non troppo rigide, accompagnato da una primavera fresca, ha permesso alle piante di sviluppare un buon ciclo vegetativo. Le piogge primaverili hanno garantito delle buone riserve idriche.
Le temperature estive, caratterizzate da percepibili escursioni termiche nelle ore notturne, hanno portato ad una buona maturazione dei grappoli che si presentano sani e ben conformati. Risultato ottenuto anche grazie ad un’attenta gestione dei vigneti a conduzione biologica.
Dall’imminente vendemmia ci aspettiamo una buona quantità di frutti e soprattutto una qualità elevata. Con questi presupposti aspettiamo con trepidazione che dalla cantina ci giunga il profumo del mosto del nostro Chianti Classico!