CONTATTI
Agriturismo

Loc. Badia a Coltibuono

53013 Gaiole in Chianti (SI)

Tel. 0577 74481 int. 250
Email reception@coltibuono.com

GPS: 43.494765, 11.449528

Prenota una camera
Ristorante

Loc. Badia a Coltibuono

53013 Gaiole in Chianti (SI)

Tel. 0577 74481 int. 232
Email restaurant.booking@coltibuono.com

GPS: 43.494765, 11.449528

Prenotazioni / Informazioni
Uffici / Magazzino

Loc. Monti di Sotto, 10

53013 Gaiole in Chianti (SI)

Tel. 0577 74481 int. 221
Email sales@coltibuono.com

GPS: 43.395000, 11.420002

I nostri podotti
LINGUE
it en

Cetamura del Chianti

Il villaggio etrusco e le origini della viticoltura
Gli etruschi e la viticoltura

Semi di uva nel pozzo sacro

Il sito archeologico di Cetamura del Chianti
Nella proprietà di Badia a Coltibuono ha sede un sito archeologico dove sono avvenuti ritrovamenti di assoluta importanza per la storia del Chianti. Scoperto da Alvaro Tracchi nel 1964, è stato esplorato con continuità a partire dagli anni Settanta grazie ad un progetto promosso dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Classici della Florida State University (U.S.A.), diretto da Nancy T. de Grummond e dei comuni di Gaiole in Chianti e San Giovanni Valdarno. Un progetto che ha trovato il convinto sostegno della famiglia Stucchi Prinetti, proprietaria di Badia a Coltibuono.

Il pozzo delle meraviglie

Gli scavi archeologici a Cetamura del Chianti hanno portato a rilevanti scoperte di reperti all’interno di un pozzo risalenti ad un
periodo che va dal III sec. a.C. al Primo sec. D.C., tra cui frammenti ceramici, ossa di animali, orzo, olive, noci e vasi in bronzo.
Fondamentale per la storia della viticoltura chiantigiana è stata la scoperta di circa cinquecento semi d’uva di epoca etrusco-romana conservatisi ancora vitali. Se ne è potuto ricavare il DNA, attualmente allo studio, che reca informazioni importanti sui vitigni autoctoni delle terre del
Chianti.
I popoli antichi, erano soliti ringraziare gli dei per la loro benevolenza nei confronti degli uomini con offerte votive tratte dalle loro mense quotidiane o prodotte con il lavoro degli artigiani.
Offerte devozionali degli Etruschi di Cetamura del Chianti sono state ritrovate nelle profondità del pozzo, che fu per loro un santuario. Tra le divinità venerate “Lur” e “Leinth”, raffigurate in alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi.
“Il valore di Cetamura – sostiene Nancy T. de Grummond – risiede in ciò che rivela della parte lavoratrice di una popolazione che sembra relativamente immune da influenze esterne, capace di conservare e descrivere meglio l’essenza dell’identità etrusca”.

I reperti ritrovati sono esposti nel museo Chianti Origo a Gaiole in Chianti.